Notte di miele
ventosa fino alle stelle
e amorose ondate
sulle sue vele.
Nel buio
esili ragnatele
relitti di ombre
mai sfiorate.
Un tempo segreto
e quest’altra giovinezza
che stanco mi travolge.
Notte di miele
ventosa fino alle stelle
e amorose ondate
sulle sue vele.
Nel buio
esili ragnatele
relitti di ombre
mai sfiorate.
Un tempo segreto
e quest’altra giovinezza
che stanco mi travolge.
Vacillanti
su un orizzonte scuro e tempestoso,
torniamo presto
e chiediamoci ancora
se ci ameremo per sempre o per un’ora.
Carezziamo i ricordi,
e inebriamoci con calma
del soave profumo della nostra pelle.
Lasciamo che la passione ci travolga,
che il cuore tumultuoso ci batta in gola
e che il respiro, sempre più corto,
accenda di vampate il desiderio.
Sfioriamoci con intime carezze,
gioia, estasi e gemiti sommessi.
Assaporiamo le nostre labbra
umide e tremanti di baci appassionati.
Non piangiamo ora su un peso così lieve .
Tornerà impetuoso
l’amore con la sua fierezza.
Abbandoniamo l’implacabile rancore.
Cingimi i fianchi
fissa il tuo sguardo sul mio
scioglimi le vesti
impregnate del tuo profumo
e poi asseconda il mio istinto.
Vieni dentro di me
con irrefrenabile piacere.
Contempleremo allora
con i nostri occhi
scintillanti d’amore
l’universo intero
e con esso le stelle
sorridenti e pure.
Informe nebulosa
Dal profilo sfrangiato
Invadi i miei sensi
Lasciandomi senza respiro
Tu non sei
Che un gioco di stelle
Perdute nel tempo
Silenzioso ricamo
Frainteso ricordo
D’un altrove sconosciuto
Ragnatela siderale
Avvolgi d’immenso il mio
microscopico essere.
Ti adoro.
Siamo piombati giù dal cielo
come stelle cadenti in agosto.
Fuggiti lontano dalla luce
ma io ti correvo dietro
fremendo di raggiungerti.
Questo è sognare:
come rincorrersi
e non prendersi mai,
come un terremoto
che ti travolge l’anima,
come un arcobaleno
che smorza un temporale,
come un gigante buono
che atterrisce i malvagi
come una pietra scolpita
come un prezioso dipinto
come una foto ingiallita
una carezza sulla guancia
bagnata di lacrime
come l’eterno sospiro
d’un amore che ammiro,
come fosse solo l’ assenza
d’una dolorosa coincidenza.