Inusuali brividi
celano inconsce
rivelazioni.
E’ un calpestare
silenzioso
di speranze e di sogni
che fieri si sfidano
in muta accettazione
d’una insulsa pretesa
In fondo però
mi basta un tuo
sorriso.
© Antonio Fasolo
Inusuali brividi
celano inconsce
rivelazioni.
E’ un calpestare
silenzioso
di speranze e di sogni
che fieri si sfidano
in muta accettazione
d’una insulsa pretesa
In fondo però
mi basta un tuo
sorriso.
© Antonio Fasolo
Alba impertinente
impregnata di sogni
inconsapevoli,
restituiscimi tu
la sagoma
dei fantasmi oscuri
che nella mia mente
vagano sfrangiati
in grigi filamenti di vita.
Forse conosci la via
di fronte al bivio
immobile
che urla ansie
immaginarie
forse parlano di te
le parole gettate al vento
sola certezza
di preghiere esaudite.
In un sospiro
di buio
mi lascio vivere
senza sogni riflessi
ma vedo solo
la tua aura
che mi strappa
ai sensi
ed implode
in una soterica
plasmazione
di luce.
Le poesie colano sui muri
dando senso alle vernici
Tra passanti ignari
di possedere un’anima
vergano righe versatili
di cemento armato,
sogni collaterali
di urbana periferia.
Tutto piove
dentro e intorno.
Annegano i ricordi
dentro pozzanghere
di foglie ingiallite.
Il tuo corpo
sazio e perverso
sussurra vogliose
carezze scomposte,
avido alla ricerca
d’ una pelle
da profanare.
Pezzi di vita
pregna di sogni
schizzano via
come schegge impazzite,
spezzano unghie
e graffiano brandelli
di sensi disfatti.
Una ciotola grigia
raccoglie petali
di fiori recisi,
omaggio estremo
di un amore tossico
Tuoni lontani
rimembrano ansie
di antichi terrori.
Tu non esisti
ma io non riesco a vivere
senza sognarti.
Ed è proprio questo sogno
tenace ed ostinato
che ti costringe all’esistenza.
Tu non esisti eppure sei nata,
costretta dai miei sogni.
La mia mente ti crea
e le tue forme mi seducono
la tua tenerezza
scioglie le mie ansie
Ma la tua ferocia mi abbatte
perché sei parte
del mio essere profondo.
Ed io ti amo ma anche ti odio
perché contro me stesso combatto.
Non aver paura dunque
di urlarmi ancora il tuo disprezzo,
in una lacrima di ricordi
il mio cuore si è estinto.
Antonio
Il cielo stellato sopra di me,
la lotta morale dentro di me.
Parlano bene i giudici eretti
a forgiare sentenze che paion scemenze.
Altro che certi, son tutti sospetti.
Mi guardan dentro e, senza rispetto
scopron soltanto che ho sbagliato concetto.
Non so chi sono, plasmato nel tempo
da belle parole, mirate allo scempio
di sogni e progetti, passioni ed affetti
passati al setaccio da saggi saccenti
respinti alla fine in cunicoli oscuri
dove vivon soltanto malanni e tuguri.
e sogno l’amore col cuore confuso
ma non ho le istruzioni,
il manuale per l’uso.
Così m’impiccio e se amo qualcuno
alla fine sprofondo col mio fare impacciato
e vado al lavoro ogni giorno annoiato
ma sogno altri lidi o posti selvaggi
a far l’eremita…in una grotta proibita.
Vedo mio padre, mia madre, il maestro
il fratello più grande, il professore saccente,
il sergente aitante, il tenente zelante
il collega spocchioso, il capo ambizioso e…
sai che ti dico, mi sono stancato
di esser sempre beffato e deriso
da gente che ignora…
l’amore e il sorriso!
Per un attimo hai consegnato le armi
senza combattere.
Credevo d’averti dimenticata
eppure ti penso,
basta un gesto, una foto
un piccolo interesse svelato
e sei di nuovo dentro di me,
profonda nell’anima,
nella mente,
nell’intimo del cuore.
Una piccola curiosità,
un pensiero insano,
significa forse
che qualcosa sopravvive
anche solo per un secondo
d’inesprimibile nostalgia ?
Ma alla fine la sera
spalanca le porte
alla notte buia e sincera
che conserva ancora il tuo profumo
e le curve del tuo corpo.
Allora mi pensi, allora ti penso
mentre attendo il momento
in cui gli occhi si chiudono
e nel l’intimo dei tuoi sogni
io sprofondo.